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Storia del sistema di archiviazione sottovuoto dei giornali in Italia

Da una brillante intuizione del dott. Carlo Federici, direttore dell'ICPL "Istituto della Patologia del Libro" di Roma nel lontano 1992, in collaborazione con la società Bresciani srl di Milano è nata la prima sperimentazione nel settore della Conservazione dei Beni Culturali.
Dal problema della conservazione dei giornali è iniziata la ricerca di un sistema più economico della rilegatura che, oltre a snaturare la struttura del giornale non risolveva tutti i problei conservativi
(umidità, polvere, luce, insetti, allagamenti, ecc.)

I lavori sono iniziati con la ricerca e la sperimentazione dei film atti alla creazione di buste adatte alla conservazione della carta.
La Bresciani srl si è occupata della ricerca dei prodotti con le migliori caratteristiche di durata nel tempo ed assenza di sostanze chimiche dannose al contatto della carta e l'ICPL sotto la supervisione del dott. Federici coadiuvato principalmente dal dott. Ansaloni del reparto tecnologie e dalla Dott.ssa Gallo biologa hanno effettuato i test sia come invecchiamento artificiale accelerato in apposito simulatore (Camera invecchiamento artificiale T/UR% luce ANGELATONI Scientifica), sia con esposizione diretta alle intemperie esterne per molti mesi.
In particolare è stata confezionata una busta con N°15 giornali "Il Sole 24 ore" previo taglio trasversale per avere poi il riscontro a fine test del deterioramento subito dalla carta.

Dopo la messa a punto dei film per la costruzione delle buste, la Bresciani srl ha testato le macchine necessarie all'impiego pratico con particolari riguardo alla sicurezza degli operatori (non deve necessitare alcuna specializzazione tecnica) alla sicurezza dei materiali trattati e alla velocità di impiego per ottenere una alta produzione giornaliera (gli arretrati nei depositi arriva mediamente oltre al decennio di pubblicazioni).

Data l'esperienza acquisita parallelamente nel campo del trattamento con gas inerte (vedi relazioni tecniche sistema NITREX per disinfestazione da insetti) la Bresciani srl ha inserito la possibilità di usare, nelle nostre macchine, la tecnologia dell'azoto per trattamenti particolari o per materiale molto delicato, per il quale non è consigliato un vuoto spinto.
Con l'utilizzo di assorbitori di ossigeno del tipo chimico introdotti con il materiale vengono assicurati la conservazione dei materiali imbustati per oltre 20 anni.

La prima applicazione, importante per l'alto numero di giornali arretrati da archiviare, è stata presso la principale biblioteca Comunale "Biblioteca Comunale Centrale di Milano , Palazzo Sormani" nel 1998 con una macchina PAPER 60/90 (formato max 60x90 cm) adatta a trattare giornali di grandi dimensioni come "L'osservatore Romano" .

Parallelamente anche in Olanda sono iniziate analoghe sperimentazioni non solo nel campo dei giornali ma per gli archivi in genere.

Ci possiamo quindi auspicare che il sistema diventi sempre più utilizzato capillarmente in biblioteche, archivi di enti ed istituti per una migliore salvaguardia del delicato patrimonio culturale dell'umanità.

Per dettagli vedere "catalogo online" - categoria: Archiviazione > Sottovuoto

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